Reinterpretazione della ruota di Mailgaard da parte di BrewingBad. Oltre alla traduzione dei termini dall’inglese all’italiano, abbiamo cercato di renderla più accessibile anche per chi è a digiuno di chimica (tipo noi, per esempio). Ne esistono già diverse versioni applicabili ai contesti più disparati (birra, vino, profumi, sidro, etc..); noi, ovviamente, ci siamo dedicati a quella della birra.
La ruota originale (che potete consultare a questo link) è sicuramente ben fatta e molto dettagliata, ma tende a spiazzare chi tenta il primo approccio (almeno per noi è stato così). Ecco alcuni elementi che abbiamo trovato ostici:
mette sullo stesso livello descrittori aromatici estremamente specifici come apple o banana e altri assolutamente vaghi e plurivalenti come malty o perfumy.
troviamo molti termini prettamente tecnici come isoamyl acetate e ethyl exanoato che non dicono nulla a chi non ha approfondito i fenomeni chimici che ci sono dietro. Meglio a questo punto raggrupparli sotto il termine generico “fruttato” e rimandare ad altra sede un approfondimento sul collegamento tra composto chimico (isoamil acetato) e descrittore aromatico (pera o banana).
i gusti (acido, salato, dolce, amaro) non sono ben distinti dagli aromi. Anche la suddivisione del gusto “dolce” in sottocategorie non aiuta e tende a caricare la ruota di terminologia a nostro avviso non sempre utile per i nostri scopi (dire dolce-miele o dolce-marmellata non è molto indicativo).
La nostra versione mischia un po’ le carte in tavola mantenendo volutamente vaghi alcuni ambiti (come il fruttato e l’aroma di luppolo) e più specifici altri (come ad esempio il fenolico). La motivazione è semplice: mentre il fenolico spazia essenzialmente tra quattro descrittori (pepe, chiodi di garofano, medicinale e affumicato), il fruttato può venire percepito in molti modi diversi spesso estremamente soggettivi (specialmente se presenti in basse concentrazioni).
Un’altra precisazione che ci pareva importante fare è la distinzione tra acetico/acidico e aspro/acido: con i primi intendiamo gli aromi che si percepiscono con il naso, mentre con i secondi il gusto che si percepisce con la bocca. Una birra al naso non sarà mai aspra: avvertiremo un aroma acidico che ci ricorderà il limone, ma solo assaggiandola potremo effettivamente constatarne l’asprezza.
http://brewingbad.com/2014/08/la-ruota-di-mailgaard-brewingbad/
News inserita il 27/05/2015
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